Porta a Porta

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Non mi ama più

A Roma ĕ attivo un pronto soccorso per coppie in crisi, contattabile 24 ore su 24, a prezzi accessibili, con uno staff di 30 Psicologi pronti a fornire soluzioni quando la coppia scoppia.

Il Dott. Gianni Lanari, Psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico Roma Est ( www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it ) afferma che le statistiche ci indicano che le separazioni e i divorzi sono in crescita. Tutto ciô fa pensare ad una sofferenza del tessuto sociale e familiare. Ě come se ci fosse una sorta di incapacità ad affrontare adeguatamente i conflitti che la vita a due comporta. Il disaccordo diventa spesso inevitabile. Ě attraverso l’intervento psicologico che si riesce invece a creare una dimensione comunicativa nuova finalizzata a risolvere le questioni problematiche. Diventa quindi importante non aspettare che i problemi si cronicizzino. Vivere bene in coppia ĕ un’arte e non esiste capolavoro umano che non sia stato ottenuto faticosamente…

Il Pronto Soccorso Psicologico Roma Est ĕ contattabile 24 ore su 24 e garantisce un appuntamento entro 24 ore dalla chiamata. I prezzi sono accessibili e lo staff dei 30 Psicologi consente di trovare una soluzione a molteplici problemi di coppia: amore che svanisce, tradimenti, problemi economici che colpiscono la relazione, mancanza di interessi in comune, incomprensioni reciproche, conflitti inerenti l’educazione dei figli, problemi di comunicazione, violenza domestica, differenze culturali, lotte di potere, conflitti e discussioni frequenti, problemi sessuali, malattie, lutti, dipendenze affettive, delusioni perché la relazione non risponde ad aspettative pregresse, rabbia, gelosia, ecc.

La Dott.ssa Debora Barrea, Psicologa del Pronto Soccorso Psicologico Roma Est, aggiunge inoltre che le dinamiche conflittuali e a volte, di dipendenza affettiva, spesso caratterizzano la coppia dopo l’iniziale piacevolezza della conoscenza e dell’idealizzazione dell’altro accanto a noi. Ě importante a questo punto apprendere a considerare la crisi non soltanto come un momento difficile della nostra vita, ma come una opportunità per sviluppare nuove risorse, migliorando la qualità di vita, sia che il rapporto prosegua o che giunga al termine.
Il nostro servizio offre un intervento psicologico immediato in grado di migliorare la qualità di vita. È importante chiedere aiuto psicologico soprattutto quando sembra non esserci soluzione.

Il Pronto Soccorso Psicologico Roma Est ĕ contattabile 24 ore su 24 al numero – 3806883135



Gruppo di crescita personale per dipendenza da sesso virtuale


Sul web un gruppo di discussione virtuale per condividere un problema di cui difficilmente si riesce a parlare: la dipendenza da sesso virtuale.
Il tentativo messo in atto attraverdo l’uso smodato della pornografia è quello di fuggire dalla solitudine dall’insoddisfazione, ma il risultato è che ci si ritrova ancora più soli e infelici.
Attraverso i vissuti, analizzando le risorse e strategie si potrà far fronte alla dipendenza, avendo l’opportunità di essere ascoltati e coinvolti attivamente nel percorso.

Il GRUPPO SI INCONTRA IN VIDEOCHIAMATA CON CADENZA SETTIMANALE:

MERCOLEDÌ DALLE 18:00 ALLE 19:30 SU PIATTAFORMA SKYPE. PER CONTATTI:
CELL. 3806883135
E-MAIL: debora.barrea@gmail.com



Pronto soccorso Psicologico Roma Est

CHI DORME NON PIGLIA PESCI? A Roma il Pronto Soccorso Psicologico Roma Est cura i disturbi del sonno

Scienza e TecnologiaA Roma è presente un Pronto Soccorso, disponibile 24 ore su 24, a prezzi contenuti, con una squadra di 30 Psicologi in grado di affrontare i disturbi del sonno. …. Il sonno è un bisogno primario, naturale e per questo un meccanismo che funziona …



Insonnia nei bambini. Basta un poco di zucchero..?

Difficoltà o disturbo?

Prima di prendere in considerazione il termine “disturbo” dovrebbero essere presenti numerosi elementi inconfutabili che conducano nella direzione della patologia, rappresentando un’entità medica definita, presente nelle classificazioni ufficiali di riferimento.
Talvolta con eccessiva leggerezza si attribuisce l’etichetta “disturbo” non appena individui, coppie, genitori, bambini esprimono un disagio o una asperità che perdura nel tempo. Per questo motivo è opportuno pronunciarsi adeguatamente anche nei riguardi del sonno in termini di difficoltà di addormentamento, risvegli notturni e parasonnie(incubi, pavor notturno, sonnambulismo, sindrome delle gambe senza riposo..).
Per quanto concerne l’ambito evolutivo, difficoltà e risvegli si manifestano frequentemente nei primi 3 anni di vita e oltre, riguardando circa il 30% dei bambini e delle loro famiglie.
Nei primissimi mesi di vita, il bambino ha delle fisiologiche richieste e bisogni primari che determinano generalmente (tranne rare eccezioni) numerosi risvegli notturni. Dunque in questo periodo non possiamo parlare di effettive difficoltà del sonno, ma è possibile comunque suggerire indicazioni comportamentali utili al neogenitore per prevenire risvegli notturni nei periodi evolutivi successivi.
L’incidenza sembra essere aumentata negli ultimi 20-30 anni anche in seguito alle attuali abitudini sociali che contrastano il naturale ritmo sonno-veglia del bambino.

Quali conseguenze?

Queste criticità nella qualità del sonno possono avere effetti negativi sullo sviluppo cognitivo del bambino, sulla regolazione dell’umore, sull’attenzione, sul comportamento e sulla qualità della vita in generale.
E’ necessario considerare che la deprivazione di sonno incide notevolmente anche sulla qualità di vita dell’intero nucleo familiare, in particolare nelle condizioni in cui il riposo notturno è compromesso in maniera sistematica da diverso tempo.
Generalmente il primo interlocutore è il pediatra, ma causa la tipologia di formazione e di aggiornamento professionale, dopo qualche suggerimento non sempre appropriato (come il semplice quanto deleterio lasciar piangere il bambino per tempi crescenti) lo stesso potrebbe consigliare la strategia farmacologica.

Cosa fare?

E’ importante non cedere all’apparenza, la soluzione farmacologica talvolta immediata e così accessibile cela notevoli pericoli. Anche la semplice somministrazione di antistaminici e/o della “naturale” melatonina (senza arrivare all’utilizzo sciagurato degli antidepressivi degli ultimi tempi) può comportare effetti collaterali e i rischi a lungo termine ancora non adeguatamente chiariti dagli studi scientifici presenti.
Trattandosi della fase più delicata, quella evolutiva è opportuno orientarsi verso valutazioni e soluzioni che vertono sui comportamenti e sulla relazione. Inoltre l’approccio farmacologico non elimina le cause e quindi le difficoltà vissute dal bambino.
Spesso la responsabilità viene attribuita ai genitori,  in quanto erroneamente considerati incapaci di applicare delle semplici regole.
Nella maggior parte dei casi sono gli aspetti comportamentali, emotivi e ambientali le vere cause delle difficoltà del sonno dei bambini. Intervenire su questi fattori in maniera mirata non è complicato, ma  richiede solo del tempo, in quanto la gradualità nei comportamenti più adeguati da adottare è uno degli aspetti fondamentali che concorre a ripristinare serenità e qualità del sonno nel bambino.

La valutazione del bambino con insonnia o con scarsa qualità del sonno deve comprendere un esame obiettivo, un esame dello sviluppo psicomotorio e delle modalità di interazione genitore/bambino (in quanto frequentemente le difficoltà di addormentamento e i risvegli notturni sono associati a una gestione non sempre adeguata del momento di transizione sonno-veglia e dei risvegli), con particolare riferimento alla percezione genitoriale del comportamento-problema, e all’interferenza di questo fattore con la vita familiare e di coppia.
Dopo i 6 mesi di vita, in seguito a un’attenta valutazione e una anamnesi, che comprende il temperamento del bambino, il sistema famiglia e il tipo di attaccamento genitore-bambino si può pensare di intervenire laddove necessario, anche sugli aspetti che interferiscono sulla qualità della relazione e di conseguenza sul sonno del bambino.

Diversi studi hanno dimostrato che l’utilizzo di tecniche comportamentali nel trattamento dell’insonnia della prima e seconda infanzia è efficace nel 50-80% dei casi, determinando una risoluzione delle difficoltà notturne e conseguente beneficio nel funzionamento diurno e sul benessere familiare.