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Consulenze Psicologiche Per:

  • Coppie
  • Famiglie
  • Separazione e affido

Consulenze psicologiche di coppia

Può accadere nel percorso di vita a causa di numerose difficoltà e situazioni impreviste di non rionoscerci più nelle scelte fatte, nei percorsi intrapresi.

Non di rado questo può verificarsi anche nella coppia quando conflitti, incomprensioni e difficoltà di comunicazione costitutiscono la causa ma anche l’effetto d una compromissine della relazione.
Eventi impotanti, quali ad esempio la nascita di un figlio, possono destabilizzare equilibri e ruoli all’interno della coppia rendendo molto spesso necessaria una ridefinizione degli stessi (es. Funzioni genitriali) attraverso un sostegno psicologico.

Nei momenti di estrema difficoltà, la coppia si trova ad affronare un’esperienza complessa che potrà condurli verso una crescita e un rinnovamento o verso una inerzia, un arresto fino alla sepazione fiica e psicoaffettiva.
La consulenza psicologia ha l’obiettivo di restituire alla coppia consapevolezza dei bisogni ed esigenze proprie e dell’altro ristabilendo armonia ed equilibrio nelle dinamiche relazionali.

Gli obiettivi fondamentali di questo percorso possono essere così individuati:

  • Promuovere una maggiore conoscenza di se stessi e del partner, favorendo l’individuazione di adeguati spazi per entrambi
  • Sostenere l’ascolto attivo e il dialogo di coppia
  • Promuovere l’intimità tra i partner
  • Valorizzare una visione comune del rapporto
  • Promuovere comportamenti adeguati per la risoluzione dei conflitti
  • Promuovere una relazione affettiva e sessuale positiva e appagante
  • Promuovere l’impegno nel rapporto

Consulenze psicologiche per famiglie e periodo perinatale

Di fronte ad un evento così naturale e sconvolgente come la nascita, è tutto il nucleo familiare (che si trati solo dei due genitori  o anche di altri  fratelli o sorelle) a doversi adattare alla nuova vita che arriva, alla crescita educativa e affettiva, l’adolescenza, la fase adulta con il distaccamento di alcuni componenti.

Ogni fase comporta dei compiti di accomodamento e crescita che coinvolge tutti i membri della famiglia nucleare e, non di rado, anche della famiglia allargata.

Generalmente sono a disposizione nove mesi per potersi preparare all’evento, e nonostante si tratti di un’esperienza per cui siamo fisiologicamente predisposti le nostre risposte possono a volte non essere funzionali, ci si può sentire inadeguati e non pronti ad accogliere al meglio il bimbo tanto atteso.

Le cause possono essere multifattoriali e spesso non facilmente accessibili alla coscienza. Frequentemente possono riguardare la mamma ma anche il papà o altra figura di accudimento principale.

E’ possibile infatti che riemergano vissuti, stati emotivi della nostra prima infanzia per i quali non è avvenuta una effettiva elaborazione.

Ignorato il malessere, può comportare manifestazioni psicosomatiche e somatizzazioni anche importanti da non sottovalutare come reflusso, mal di testa, dermatiti, disturbo d’ansia e depressione..

Vi sono poi eventi particolari di vita per la famiglia che la costringono ad un impegno diverso per elaborare la realtà, dove avviene un vero e proprio isolamento dal confronto sociale. Nel lutto perinatale o comunque quando la perdita di un figlio avviene precocemente rispetto alle aspettative di vita, nelle difficoltà di una nascita pretermine, il nucleo tende a chiudersi e a estraniarsi da tutta la rete sociale e dai contesti di vita dei quali aveva fatto parte e trovato sostegno fino ad allora.

Un percorso psicologico è fondamentale in quesi casi per tracciare nuovi contenuti e significati a quanto è successo o sta succedendo per costruire nuove modalità relazionali e comunicative in un’ottica di crescita personale.

La consulenza familiare può essere richiesta dove è presente:

  • Disagio psicologico pre e post parto, ansia, sentimenti di inadeguatezza tutti segnali importanti di allarme in un’ ottica di prevenzione del baby blues e della depressione post partum
  • Nascita pretermine e relazione madre bambino
  • Disagio psicologico e/o comportamentale nel bambino: disturbo del sonno, dell’alimentazione, enuresi, nascita di un fratello/sorella
  • Supporto alla genitorialità nelle famiglie naturali, ricostitutite, adottive e affidatarie che affrontano particolari passaggi di crescita: la costruzione del legame di filiazione, scolarizzazione, adolescenza..
  • elaborazione del dolore nel lutto perinatale

La consulenza familiare è intesa come percorso breve, focalizzato sulla valorizzazione delle potenzialità e risorse dell’individuo, della diade o del nucleo familiare. Attraverso una valutazione degli aspetti ambientali, comportamentali e relazionali viene indicato il percorso psicologico più utile, con interventi psico-educativi mirati a ristabilire maggiore consapevolezza di sè, favorire una crescita interiore,  migliorare l’autostima e il senso di autoefficacia percepita.

Consulenze psicologiche per separazioni o divorzi

La separazione è una fase di vita per alcuni inevitabile e necessaria al ristabilirsi degli equilibri personali in cui le difficoltà da affrontare risultano notevoli. E’ opportuno affrotarla con strumenti adeguati per una corretta gestione soprattutto se in presenza di figli i quali non necessariamente devono subire in maniera traumatica le scelte dei genitori.

Aspetto fondamentale nella consulenza psicologica è l’impegno condiviso da parte della coppia genitoriale nel raggiungere un equilibrio soddisfacente nelle interazioni genitoriali evitando comportamenti e atteggiamenti distruttivi sull’emotività dei figli.

Le consulenze offrono dunque suggerimenti pratici affinché i genitori non riproducano in modo reiterato comportamenti dannosi, quali atteggiamenti denigratori nei confronti dell’altro genitore, l’attribuzione delle responsabilità di divieti, restrizioni o punizioni, l’elezione dei figli ad arbitri nelle contese e nelle dispute degli adulti e, ancora, l’esclusione dell’altro genitore dalle decisioni più o meno importanti. Le consulenze servono anche a prendere coscienza e cosapevolezza che la strumentalizzazione dei figli per colpire il partner è una condotta che crea danno non tanto a quest’ultimo ma principalmente ai figli. Gli effetti di tale condotte ripetute nel tempo non sempre sono visibili nell’immediatezza nella loro complessità ma possono causare disagio, malessere anche a medio e lungo termine nella vita dei figli.

E’ fondamentale lavorare sulla consapevolezza del ruolo genitoriale dell’ex coniuge, pur con l’accettazione che questo non possa più ricoprire lo stesso ruolo all’interno della coppia.

Gli obiettivi fondamentali di questo percorso possono essere così esemplificati:

  • Promuovere la condivisione dell’impegno della diade genitoriale
  • Sostenere la consapevolezza del ruolo genitoriale che non termina con la seperazione
  • Promuovere comportamenti e atteggiamenti volti al benessere dei figli
  • Valorizzare una comunicazione efficace e assertiva